Thursday, May 9, 2013

Una musica costante

Ho deciso di partire dal romanzo di Vikram Seth "Una musica costante" ("An equal music", 1999) per studiare alcune delle relazioni che intercorrono tra la musica e la tecnologia.

Protagonista delle vicende è Michael Holme, secondo violino del londinese Quartetto Maggiore che vive nel suo mondo di musica suonando in formazione cameristica, nella Camerata Anglicana ed impartendo lezioni di violino ad allievi svogliati. A turbare questa sua monotona esistenza interviene Julia, una pianista da lui conosciuta ed amata ai tempi dei loro studi viennesi: l'incontro con questo suo fantasma giovanile e la passione che rinasce tra i due sconvolgeranno la routine di Michael. Ricominciando a suonare insieme, Michael scoprirà il segreto di Julia e cercherà di capire come un musicista possa convivere con questo problema.

Fanno da sottofondo alle vicende che si dipanano tra Londra, Vienna e Venezia, le sonate di Vivaldi, i Lieder di Schubert, il quintetto "La Trota" di Schubert, i trii di Beethoven e l’"Arte della fuga" di Bach.

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